Politiche giovanili e quartieri

Politiche giovanili e Quartieri
“Politiche giovanili” è un termine di amplissima portata ed anche piuttosto vago.
Quel che è certo è che l’Amministrazione Bitonci, nei due anni e mezzo in cui è stata in carica, si sia molto spesa per quei ragazzi che rappresentano risorsa e futuro della città.
- Innanzitutto citiamo il milione e mezzo di euro speso tra il 2014 e 2016 per il finanziamento del Progetto Giovani, 320.000 euro del quale destinati alla creatività giovanile, quindi a qualunque ragazzo o ragazza che avesse un’idea valida ed originale da realizzare.
- Apertura di nuove aule studio comunali per soddisfare la sempre crescente domanda da parte degli studenti, universitari e non, di spazi di condivisione del sapere e di aggregazione.
- Prolungamento dell’orario di apertura dei locali del centro storico da mezzanotte alle due. A Padova vivono circa 70.000 studenti, 70.000 giovani che hanno il diritto di poter frequentare luoghi di svago e ritrovo fino a tardi. Certo nel rispetto delle regole e della quiete pubblica. Un centro sempre vivo serve a tutti: alla sicurezza dei cittadini, alla nascita di idee, ai commercianti, agli stessi giovani e meno giovani…
Stessa cosa per i quartieri.
- In due anni e mezzo, le sale comunali sono state continuamente date in concessione alle tante associazioni cittadine, restando sempre a loro disposizione per incontri, riunioni, spettacoli, seminari…
- Sono stati dati contributi importanti, a queste stesse associazioni, con un occhio di riguardo sempre maggiore per l’aspetto sociale e quindi favorendo quei gruppi che si occupano soprattutto di situazioni o età critiche.